Michele Cocco, fondatore e Managing Director di EdgeLab s.r.l., precedentemente Scientific Consultant del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), interviene all’evento Italian Open Lab (IOL), focalizzando l’attenzione sulle imprese e le startup nell’ambito della tecnologia dual-use.
“Vorrei descrivere alcuni momenti del processo che ci hanno portato ad occuparci di tecnologie del mare, in particolare di veicoli autonomi sottomarini. Crediamo che il gap tecnologico che in Italia è ancora presente vada colmato il prima possibile, ci siamo resi conto, in questi anni, che conosciamo ancora pochissimo dei fondali marini. Infatti, possiamo affermare che le ricerche condotte sulla Luna hanno portato 12 persone a toccare il manto lunare, mentre nel punto più profondo del mare ci sono state solo 3 persone. Abbiamo ancora bisogno di molta ricerca e
sviluppo, il mare è sicuramente un ambiente difficile da esplorare”.
Dei fondali marini conosciamo ancora pochissimo, ogni anno vengono scoperte 400 specie marine nuove e il tipo di tecnologie richieste si indirizza principalmente verso i veicoli autonomi.
“Sempre più spesso i veicoli subacquei senza pilota si fanno carico dei lavori più complicati, come la creazione di mappe, il monitoraggio ambientale, la raccolta di campioni di acqua, il pattugliamento dei porti e l’individuazione di mine marittime per rendere il mare uno spazio più sicuro”.